Prenditi cura della tua Schefflera
Pianta d’appartamento poco diffusa, merita più attenzione perché è decorativa, facile da coltivare e costa poco. Seppur di grande pregio ornamentale per l’eleganza del fogliame e per il portamento slanciato, schefflera è una pianta d’appartamento non molto diffusa, che però ha numerosi pregi. In particolare è facile da coltivare perché è una pianta piuttosto rustica, non richiede molte cure e si può acquistare nelle dimensioni preferite, a seconda dello spazio a disposizione in casa, con foglie uniformi o variegate. È interessante anche per il prezzo contenuto e comunque proporzionato alla sua dimensione. Infine, seppur in misura minore rispetto ad altre piante da interni (potos, dracena, croton, kentia, felce), la schefflera è efficace nella rimozione dall’ambiente di vapori chimici nocivi, quali ad esempio benzene, formaldeide e tricloroetilene che provengono da vernici, carte da parati, mobili e complementi di arredo di plastica.Negli spazi interni vuole posizioni mediamente luminose: la luce, indispensabile per mantenere la lucentezza del fogliame e l’intensità delle variegature, deve essere uniformemente diffusa attorno a tutta la pianta e non deve provenire da un unico punto, onde e evitare antiestetiche curvature della chioma, che possono, con il tempo, compromettere anche la stabilità degli esemplari più grandi o più pericolose scottature. Non tollera posizioni in ombra e sopporta esposizioni ombreggiate solo d’estate, quando può essere collocata all’aperto.La pianta richiede un’irrigazione frequente e abbondante nei periodi più caldi dell’anno: in primavera, e soprattutto in estate, il terriccio deve essere mantenuto uniformemente umido nei primi 4-5 centimetri, ma non intriso di acqua. Il quantitativo di acqua distribuita, va ridotta di circa la metà nel periodo autunno-invernale. E’ importante eliminare l’acqua che ristagna nel sottovaso, poiché potrebbe essere favorire l’insorgenza di marciumi radicali generati da funghi.La pianta è mediamente esigente per quanto riguarda l’apporto di fertilizzanti. Una concimazione con un fertilizzante liquido, specifico per piante verdi da interno, a base principalmente di azoto, eseguita due-tre volte in primavera (da marzo a maggio) e una volta in autunno (settembre-ottobre) stimola una regolare produzione di nuove foglie e mantiene in buone condizioni di consistenza e lucentezza quelle esistenti.
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